Mostarda di Cremona - ricetta di cucina

PREPARAZIONE Mostarda di Cremona:
1. Ponete le prugne in una terrina, copritele con acqua tiepida e lasciatele rinvenire; lavate i fichi; sbucciate le pere e, lasciandole intere, privatele del torsolo (se sono grandi dividetele a metà); sbucciate le mele cotogne e, dopo aver eliminato il torsolo tagliatele a pezzi di 7-8 cm.

2. Versate in una pentola lo zucchero con mezzo litro scarso di acqua e fatelo sciogliere su fuoco basso, mescolando e facendo attenzione che non caramelli; quando si sarà formato uno sciroppo, unitevi i pezzi di mela cotogna, dopo 15 minuti le pere, dopo altri 15 minuti i fichi e, ancora, dopo 5 minuti le prugne scolate e snocciolate. Proseguite quindi la cottura per altri 10 minuti, mescolando con un cucchiaio di legno, poi togliete dal fuoco e lasciate raffreddare.

3. Versate l'aceto in un tegamino di acciaio inossidabile e portatelo a bollore; quindi unitevi la senape e, appena sarà sciolta, togliete dal fuoco e lasciate raffreddare.

4. Appena tutto sarà freddo, ponete nei vasi la frutta ben sgocciolata; aggiungete al liquido di cottura l'aceto alla senape, mescolando bene, versate anche questo liquido nei vasi, fino a riempirli completamente, e chiudete ermeticamente.
Aspettate un paio di mesi prima di aprire i vasi di mostarda, che, se tenuta chiusa, si conserva per almeno 6 mesi.

CONSIGLI PRATICI: per la buona riuscita di questa preparazione, che è un ottimo accompagnamento per carni lesse, è bene usare frutta ben soda, non giunta a completa maturazione. Si ottiene un risultato altrettanto gustoso utilizzando un'uguale quantità di miele invece dello zucchero.

SAPEVI CHE...
Mostarda è un termine con cui si indicano due diverse preparazioni accomunate dalla presenza della senape. La prima è una salsa di derivazione francese, densa e piccante, fatta con aceto, grani di senape più o meno macinati e spezie varie. In Italia si chiama anche 'senape'. La seconda è una conserva agrodolce di frutta candita, immersa in uno sciroppo di zucchero (o mosto) e senape. Diffusa nell'Italia settentrionale, varia a seconda dei luoghi di origine.